Con Paula Scher le cose che abbiamo in comune sono “solo” un paio (non 4850 come canta Daniele Silvestri). Anche lei figlia di ingegnere, arrivata alla grafica perché: il graphic design aveva uno scopo, potevo imparare…
Categoria Maestri
La Sostenibilità secondo il Cappellaio Matto
È il libro che ha influenzato maggiormente la mia formazione, anche professionale. E nonostante oggi compia ben 160 anni continua a rivelarsi di un’attualità sorprendente. Sto parlando di Alice nel Paese delle Meraviglie e del…
Never ending logo…
Il designer, di regola, non parte da un’idea preconcetta. Piuttosto l’idea è (o dovrebbe essere) il risultato di un attento studio e osservazione, e il design è un prodotto di quell’idea. Così parlò Paul Rand…
L(u)oghi insoliti del cuore
Io non lo so bene cosa sia il cuore. Che significato abbia, in che modo sia meglio usarlo… Per me è soltanto una parola scriveva Haruki Murakami in “La fine del mondo e il paese delle…
Nel segno di John Alcorn
In questi giorni dilatati dagli eventi, i libri tornano a essere la mia compagnia quotidiana. Così mi è tornato in mente lui, il grande maestro di stile, dettagli, ironia: John Alcorn, il graphic designer che…
Il Gusto di Bradbury
I believe an avid interest in type necessarily includes a zest for ordinary life Di Bradbury Thompson ho sempre trovato irresistibile l’eleganza e l’ironia. Personalmente sento un grande debito nei suoi confronti, perché lui è…
I “problemi” di Paul Rand
So that is the design process or the creative process. Start with a problem, forget the problem, the problem reveals itself or the solution reveals itself and then you revaluate it. This is what you…